Perché investire nella Trump Tower

Sono stati monitorati 11 condomini di Manhattan dal 1993; mediamente la crescita registrata in più di 25 anni è stata del 4,4% annuo e di circa il 300% cumulativamente.

Esaminando con dettaglio gli anni antecedenti e seguenti la crisi finanziaria innescata da Lehman Brothers nel 2008, si nota la grande resilienza del mercato immobiliare di Manhattan, infatti dopo una caduta dei valori per due anni consecutivi, già nel 2013 i valori medi erano tornati a quelli del 2007. Nel momento più buio, che nel real estate di Manhattan si è toccato nel 2010, la diminuzione rispetto alla punta massima è stata di ‘solo’ il 18%.

Dal 2013 ad oggi tutti i condomini del campione, meno due, hanno visto una certa crescita, anche se più modesta che in passato, salvo il Metropolitan Tower e il Trump Tower.

La diminuzione del 6,8% del valore del Metropolitan Tower negli ultimi cinque anni è dovuta alla costruzione di un nuovo grattacielo, l’ One 57 W 57th, che ha bloccato le viste panoramiche sul Central Park di cui godeva il palazzo.

La diminuzione di valore del Trump Tower è molto maggiore (-36,6%) ed è legata all’onere di essere condomini del presidente degli Stati Uniti (cioè con metal detector, controlli e manifestazioni giornaliere sotto casa).

Mentre la condizione del Metropolitan è irreversibile, il Trump Tower, entro 3 o massimo 7 anni, tornerà ad essere un condominio di super lusso con viste protette e nuovamente ben vivibile. Ecco perché suggeriamo di comprare alla Trump Tower, e l’onere di oggi, sarà l’onore di domani.